L’Africa è un grande continente risultato di un’antichissima sovrapposizione di varie culture che nel corso del tempo, strato dopo strato, si sono accumulate  creando un grande mosaico ricco delle più varie tessere.
L’esito di questa grande mescolanza, visibile ai nostri giorni, è che in Africa ci sono tantissime città molto affascinanti e ricche di attrattiva.
Le più belle città africane hanno un fascino che spesso va oltre l’apparenza estetica, alla quale vanno aggiunte una grande ricchezza culturale ed un’antica eredità storica.

Si tratta di città che offrono un’incantevole mescolanza di costumi, lingue e tradizioni dove persone con i più diversi background convivono insieme per vivere, lavorare e per attività sociali.
Spesso si tratta di città che hanno soprattutto un importante ruolo economico all’interno del continente, ma oltre a questo, svolgono anche un ruolo vitale nel promuovere la coesione sociale e l’inclusione.
Il seguente elenco si basa  sulle segnalazioni di safaribookig, una delle maggiori e più conosciute risorse disponibili sul web per il turismo in Africa.

Dopo le città più importanti dell’Africa (ne parliamo qui), ecco quelle considerate più belle; alcune si trovano inevitabilmente in entrambi gli elenchi.

1. Città del Capo, Sudafrica

Incastonata tra la Table Mountain e le brillanti acque atlantiche della Table Bay, Città del Capo è ampiamente considerata la più bella città africana, ed anche una fra le più belle di tutto il mondo.
A renderla splendida è in particolar modo la sua fantastica posizione panoramica, ma è anche impreziosita da una grande ricchezza di monumenti storici e di musei.

È la più antica città del Sudafrica, fondata nel 1652. È quella che raccoglie più memorie del passato ed è la più ricca di cultura, per questo è anche detta città madre.
È una delle capitali del turismo di tutta l’Africa: i visitatori sono attratti sia dalla città in sé ma anche dalle bellezze naturalistiche della penisola del Capo che la circondano.

2. Stone Town, Zanzibar

Isola di Zanzibar.


Stone Town, città di pietra, anche detta città vecchia, è il cuore e l’anima della leggendaria Isola delle spezie di Zanzibar, appena al largo della Tanzania continentale, nell’arcipelago di Zanzibar.
Dal punto di vista storico è una delle principali città dell’Africa orientale.

La sua bellezza si ritrova soprattutto nel quartiere vecchio, una piccola enclave fatta da piccole stradine e costruzioni del XIX secolo incastonate in un contesto più moderno. Il suo centro è divenuto un labirinto di vicoli pieni di abitazioni, bazar, negozi e moschee.
Non è possibile utilizzare l’auto per muoversi perché la maggior parte delle vie più interne sono troppo strette.

È la città simbolo della cultura swahili in senso più ampio: così come la lingua si è formata nel tempo grazie ad una molteplicità di influenze, così tra le sue vie si ritrovano elementi persiani, arabi, indiani, europei e moreschi.
Data la sua grande importanza storica e la sua ricca architettura è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

3. Il Cairo, Egitto

Il Cairo.


Situata un po’ a sud rispetto al delta del Nilo, Il Cairo è la capitale dell’Egitto.
Con  i suoi più di 20 milioni di abitanti residenti nell’area metropolitana è l’agglomerato urbano più popoloso di tutta l’Africa e la seconda città del continente dopo Lagos.
È anche chiamata Misr in lingua araba egizia, parola utilizzata per riferirsi a tutto l’Egitto, da qui si capisce la sua importanza e la sua centralità per la nazione stessa.

Si tratta di una vera e propria megalopoli: se il traffico caotico, continui suoni di clacson e persone che brulicano ovunque possono essere considerati elementi che rendono grande una città, la capitale egizia ha pochi pari in tutta l’Africa ed anche nel mondo.
Il Cairo è molto eterogenea dal punto di vista architettonico: presenta sia zone con ampi viali e spazi verdi sia parti molto più disordinate formate da piccole viuzze sempre affollate.

Nella parte più occidentale, la più moderna, ci sono i palazzi governativi e costruzioni più recenti, anche all’avanguardia, quella più antica, la parte orientale, è disseminata da centinaia di moschee di varie grandezze.
Nonostante il grande trambusto presente in gran parte delle sue aree, Il Cairo sa essere anche molto emozionate. L’antico quartiere copto, la cucina mediterranea, le sponde del Nilo, il Museo Egizio, la Sfinge e le Piramidi di Giza… sono tantissime le attrazioni e i luoghi di interesse disseminati per la città e i suoi immediati dintorni.


4. Addis Abeba, Etiopia

La capitale dell’Etiopia è la sede centrale dell’Unione Africana ed offre un’interessante introduzione ad uno dei Paesi più particolari dell’Africa.
Nonostante sia relativamente moderna per gli standard etiopi la sua conformazione e lo scenario in cui è accolta la rendono una città di sicuro interesse.

È circondata dalle montagne di Entoto e sorge su di un grande altipiano ad un’altitudine media molto elevata, di poco superiore ai 2400 metri.
Addis Abeba è conosciuta per conservare una grande tradizione storico-musicale di tutta l’Etiopia, per la presenza di raffinate cattedrali, per gli eleganti ex Palazzi reali, per alcuni musei, tra i quali spicca Il Museo Nazionale dell’Etiopia e per la sua cucina molto piccante.

La città è anche circondata da una serie di grandi sobborghi che ne ampliano l’estensione urbana.

5. Djenné, Niger

Djenné si trova su un’isola stagionale nel fiume Bani, uno dei corsi d’acqua che fa parte del delta del Niger.
Quando al termine della stagione delle piogge il fiume cresce, la separa dalla terra ferma circostante.
Fino al XV secolo è stata un importante avamposto commerciale mentre oggi è divenuta una città di grande interesse soprattutto dal punto di vista storico.

È famosa per le sue architetture fatte con mattoni di fango e bastoncini, tra le quali spicca la Grande Moschea, ricostruita nel 1901 ed oggi l’edificio in mattoni più grande e probabilmente più bello al mondo.
Il suo nome in lingua malese significa proprio ‘città di fango’.

6. Maputo, Mozambico

Il suo nome originario era Lourenço Marques, poi nel 1898, divenne la capitale del Mozambico e prese il nome di Maputo.
Da allora è cresciuta molto contando oggi più di un milione di abitanti. È divenuta nel tempo una delle città più caratteristiche e vivaci dell’Africa meridionale.

Il centro di Maputo è molto animato: si respira un’atmosfera molto frizzante grazie ad un mix fatto di influenze afro-mediterranee, stili architettonici antichi e moderni e alla presenza di variopinti mercati.
I suoi edifici più famosi sono la cattedrale di Nostra Signora di Fatima e la stazione ferroviaria, considerata una delle costruzioni più belle del suo genere, con la sua caratteristica grande cupola centrale in rame.

La città è nota anche per la sua cucina speziata influenzata da quella portoghese e per la presenza di molte spiagge e locali di ogni tipo.

7. Nairobi, Kenya

La capitale del Kenya con una popolazione che sfiora i 4,5 milioni di abitanti, è la maggior città dell’Africa orientale ed è tra le 10 più grandi di tutto il continente.
Ha due soprannomi molto indicativi: è detta sia Green City in the Sun, ‘città verde al sole’ a causa del suo clima mite e delle molte zone verdi presenti, sia Safari Capital World ‘capitale mondiale dei safari’, per via dell’essere lo scalo principale verso i circuiti turistici del Kenya.

Probabilmente dal punto di vista estetico Nairobi è superata in bellezza da altre città africane, ma nessuno la batte in termini di modernità dei servizi, vita notturna, accessibilità, facilità di collegamento e possibilità di trasporti nazionali e internazionali.

È una della città africane più rilevanti dal punto di vista economico, culturale e politico, inoltre a renderla più internazionale è anche la diffusione dell’inglese, la lingua più parlata tra la popolazione.
Da notare che è stata costruita ad un  altitudine media di 1660 metri.

8. Essaouira, Marocco


Una vera e propria gemma sulla costa atlantica del Marocco, Essaouira è una delle città più belle di tutta l’Africa.
È una felice combinazione tra una splendida spiaggia turistica e un’affascinante centro storico circondato da imponenti bastioni e fortificazioni costruiti nel XVIII, posti lungo la scogliera.
La sua medina, la parte vecchia, fa parte dei patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco.

Molto bella è anche la zona della casba, la cittadella fortificata che difendeva il porto. È una piattaforma circondata da mura merlate in cui si trovano alloggiati dei cannoni spagnoli del XVII e XVIII secolo ancora rivolti verso l’oceano.
La città è famosa per essere stata negli anni ’60 un punto di ritrovo di numerose comunità hippy ed è anche stata il set di molti film.

Essaouira è celebre per due prodotti di artigianato: l’olio di Argan e il legno di Tuia.
Il primo consente di creare prodotti molto pregiati nella cosmesi, soprattutto per capelli e pelle, mentre il secondo è un legno scuro da cui vengono ricavati mobili e complementi di arredo di fattura eccezionale.

9. Johannesburg, Sudafrica

Johannesburg è la più popolosa città del Sudafrica. È informalmente chiamata anche The City of Gold, ‘città/luogo dell’oro’ in riferimento sia all’attività mineraria praticata nella zona, sia alla sua diffusa ricchezza.
Come Nairobi, probabilmente nella sua complessità non arriverebbe nei primi posti in un concorso di bellezza, ma si distingue per essere un centro economico di grande importanza e un snodo fondamentale per i trasporti per tutta l’Africa meridionale.

Vanta una delle migliori scene artistiche e culinarie dell’Africa, alcuni splendidi musei e grandi opportunità per fare shopping di ogni tipo.
È una città giovane ed è considerata il polo economico, bancario e finanziario di tutto il Sudafrica.
La Borsa di Johannesburg è la più grande borsa d’Africa ed una delle venti più importanti del mondo.

Singolare che a circa soli 50 km dalla sua periferia, di quella che è la più moderna delle città africane, si trovi La Culla dell’Umanità, un sito patrimonio dell’Unesco che ospita il più ricco deposito al mondo di fossili ominidi, risalenti a 3,3 milioni di anni fa.

10. Axum, Etiopia

Axum.


Axum fu la capitale del Regno di Axum, fiorente territorio esistente ai tempi della Regina di Saba che un tempo controllava la rotta commerciale che si estendeva dal Nilo sudanese, parte del Mar Rosso, fino allo Yemen.
Il Regno di Axum, soppiantato ne XII secolo dall’Impero d’Etiopia, raggiunse il suo culmine nel IV secolo.
Fu un periodo molto florido in cui nacque uno stile architettonico del tutto originale caratterizzato da grandi obelischi e altri monumenti molto alti.

Racconti semi-leggendari attribuiscono a Gudit, una mitica regina, la distruzione di Axum: il risultato è che ai nostri giorni è una città disseminata da palazzi in rovina, imponenti steli e numerose reliquie memoria dei giorni più gloriosi.

Oggi  è il principale centro dell’Etiopia cristiana ed è un’importante meta di pellegrinaggi.
Per il loro grande valore storico le rovine archeologiche nell’area delle steli, a nord della città, sono state incluse nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco nel 1980.

11. Marrakech, Marocco


È una delle più belle e più famose città dell’Africa. È conosciuta come la città rossa o la città d’ocra per il colore delle antiche mura che racchiudono la sua medina e per i suoi numerosi edifici costruiti in pietra arenaria.
Marrakech, come molte città del Marocco, ha il centro costituito da una vecchia cittadina fortificata circondata da quartieri più moderni.

Le principali attrazioni architettoniche includono la Moschea Kutubiyya del XIII secolo e il Mausoleo di Sidi Bel Abbes.
È anche ricca di mercati (souk) e di complessi termali (hammam).

Oggi è una delle città più trafficate dell’Africa ed è un importante centro economico e turistico.
Vanta la presenza del più grande mercato tradizionale berbero, formato da 18 souk, dove si trova merce di tutti i tipi, dai tradizionali tappeti fino ai prodotti tecnologici più moderni.

12. Saint-Louis, Senegal


Fu fondata vicino alla foce del fiume Senegal nel 1659 ed è il più antico insediamento europeo dell’Africa occidentale.
È stata capitale del Senegal fino al 1902, anno in cui la capitale fu trasferita a Dakar.
Saint-Louis è caratterizzata da costruzioni di epoca coloniale e creola in tonalità pastello che le danno una distintiva personalità tanto da farla inserire nel 2000  nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Oggi è diventata un importante centro turistico grazie anche al suo porto peschereccio e ad una forte vocazione commerciale.

Ha una vivace vita notturna che culmina con il popolare Saint-Louis Jazz Festival capace di attirare artisti e amanti della musica da tutto il mondo.
La città è anche nota per essere molto vulnerabile ai cambiamenti climatici tanto che si prevede che un eccessivo innalzamento del livello del mare potrebbe minacciare seriamente sia le sue parti costiere che quelle più antiche.

13. Lamu, Kenya

Lamu è situata su di un’isola dell’omonimo arcipelago di Lamu, nell’oceano Indiano.
Non è estesa ed è la più antica città popolata del Kenya con un porto risalante ad almeno mille anni fa. È caratterizzata da uno stile architettonico con costruzioni bianche e vicoli con acciottolati realizzati in epoca medievale.
La parte vecchia è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, in quanto contiene bellissimi esempi dello stile swahili.

Vicino a Lamu ci sono numerose bianchissime spiagge e acque con barriere di sgargianti coralli.

14. Kigali, Ruanda


Chi è un fan delle città ordinate non può mancare di vistare Kigali, la capitale dei Ruanda.
Nel 2008 infatti le è stato assegnato il premio UN-Habitat Scroll of Honor, creato nel 1989 dal Centro delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani e nato per incoraggiare e riconoscere i governi e le organizzazioni che hanno fornito un grande contributo allo sviluppo dell’edilizia abitativa.

La città si trova nel centro del Paese ed è la principale dal punto di vista economico e culturale.
È nota per la sua attraente disposizione collinare ed ospita anche numerosi musei e memoriali di sicuro interesse.

15. Swakopmund, Namibia

Swakpopmund con i suoi circa 45.000 abitanti è il quarto centro abitato della Namibia per dimensioni. Si tratta per lo più di una località balneare caratterizzata dal suo porto marittimo realizzato in stile bavarese.
Il suo centro ospita alcuni dei più importanti esempi di architettura coloniale tedesca di pregevole fattura.

Fra i monumenti di particolare interesse si possono citare la prigione di Altes Gefangs, progettata da Hieinrich Bause nel 1909, e la Wormannhaus del 1906 oggi sede della biblioteca pubblica.
Tra gli altri luoghi di interesse culturale bisogna sicuramente includere il museo sui trasporti e l’acquario nazionale (National Marine Aquarium).

La città ha molto da offrire anche nei suoi immediati dintorni dove si trovano diversi luoghi di interesse naturalistico, fra i quali spiccano le dune di sabbia vicino a Langstrand, a sud del fiume Swakop.
Altre mete apprezzate dai turisti sono un ranch in cui si allevano dromedari (aperto al pubblico) e la “Martin Luther”, una locomotiva a vapore risalente al 18696 abbandonata in mezzo al deserto, oggi restaurata e protetta nel locale museo.

16. Luxor, Egitto

Lo storico Ian Portman ha definito Luxor come ‘la più grande città che il mondo abbia mai conosciuto’.

Situata sulla riva destra del Nilo, a più di 600 km a valle del Cairo, Luxor è il sito archeologico dell’antica Tebe.

Dal punto di vista storico Luxor ha acquisito una grandissima importanza: è stata la capitale dell’Egitto al tempio del Medio Regno e tra i suoi monumenti annovera il tempio di Luxor e il Grande Tempio di Amon.
Nei suoi dintorni e lungo il Nilo ci sono molti templi, palazzi, tombe e reliquie di epoca tebana.
Nelle vicinanze ci sono anche la Valle dei Re e la Valle della Regina.
Anche la città moderna è molto gradevole, con i suoi mercati affollati e la piacevole posizione lungo il fiume.

17. Isola di Mozambico, Mozambico

isol di Moazambico.


È un’isola a forma di mezzaluna situata al largo della costa settentrionale del Mozambico ed è collegata alla terraferma da uno stretto ponte lungo circa 3 km. Per quattro secoli è stata la capitale orientale portoghese prima della nascita di Maputo.

Ospita molti degli edifici più antichi dell’emisfero meridionale, in particolare la Fortaleza de São Sebastião del XVI secolo.
L’isola oggi è completamente urbanizzata e tra i suoi confini ci cono anche alcune moschee e un tempio induista.
La sovrapposizione degli stili si è fusa nel tempo attraverso una notevole coesione architettonica visibile soprattutto nel centro storico, la cui forma è rimasta pressoché invariata dalla fine del XIX secolo.

L’isola è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1991.

18. Harar, Etiopia


Situata lungo un’antica via commerciale attraverso i fertili altopiani orientali dell’Etiopia, Harar (detta anche Harar Jugol) è la quarta città santa del mondo musulmano, dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme.

La sua parte più storica è contenuta in un’antica cinta muraria ed è fiancheggiata dalla più alta concentrazione di moschee e santuari islamici al mondo: vanta infatti la presenza di 82 moschee, tre delle quali risalgono al X secolo, e 102 luoghi sacri.
Il centro è formato da vicoli labirintici che emanano allo stesso tempo un forte e avvincente senso del luogo.

Negli anni sessanta nacque uno spettacolo a favore dei turisti praticato ancora ai nostri giorni: una caratteristica unica di questa tranquilla città sono infatti i suoi famosi uomini iena, che danno da mangiare alle iene maculate che vagano per le colline circostanti ogni sera subito dopo il tramonto.
Questo spettacolo trae le sue origini in un’antica tradizione locale – che accedeva però solo una volta all’anno – per cui i predatori più pericolosi venivano sfamati per evitare che attaccassero il bestiame.

 Nel 2004 Harar Jugol è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

19. Dar es Salaam, Tanzania


Spesso abbreviata solo in Dar, Dar es Salaam è stata la capitale della Tanzania fino al 1996, quando è stata sostituita da Dodoma.
Nonostante abbia perso lo status di capitale, ospita tuttora la gran parte delle funzioni amministrative del Paese ed è di fatto la principale e più grande città della Tanzania. È infatti il maggior polo economico e il primo porto del Paese.

Il suo nome in swahili significa letteralmente ‘porto della pace’ anche se visitandola ci si accorgerà di quanto sia in realtà molto vivace e tutt’altro che tranquilla.
Nonostante sia la città più sviluppata della Tanzania il centro di Dar es Salaam mantiene l’atmosfera tipica della città coloniale. La parte centrale è caratterizzata da influenze architettoniche tedesche, indiane e swahili in cui la maggior parte degli edifici sono bassi e incastonati in un insieme di vie affollate e polverose.

In alcune parti più esterne ci sono anche grattacieli e grandi viali che rappresentano per lo più un’eccezione.
La parte costiera è dominata dalla presenza di palme e grosse mangrovie.
Nel porto di Dar es Salaam attraccano grandi navi da crociera e navi mercantili e a breve distanza si trovano alcune favolose spiagge frequentata sia da turisti che da locali.

20. Stellenbosch, Sudafrica


È la seconda città più antica del Sudafrica, fondata nell’entroterra di Città del Capo nel 1679.

Il suo centro è formato da viali con maestosi edifici in stile olandese risalenti all’epoca coloniale ombreggiati da grosse querce disposte lungo tutte le vie principali. È anche chiamata City of Oaks ‘città delle querce’ a causa della grande quantità di questo tipo di arbusti piantati dai suoi fondatori per abbellire le strade e i suoi dintorni.
Stellenbosch è sede di alcune delle più importanti università sudafricane. Qui si trova anche il Technopark, ovvero uno dei più avanzati centri di ricerca tecnologia del Sudafrica.

Nonostante uno stile architettonico un po’ vecchio, la città è molto dinamica grazie ai numerosi universitari che la vivono ed ha anche un vivace vita notturna.
Splendidi sono i suoi dintorni: è circondata delle verdeggianti valli e delle ondulate montagne delle famose Cape Winelands.

fonti
safaribookings
wikipedia
varie

Pin It on Pinterest

Share This