Il panorama economico africano è da sempre caratterizzato da una grande complessità: con la sua popolazione che supera il miliardo di persone e l’essere molto soggetto alle influenze esterne il quadro finanziario per i Paesi del continente nero è difficilmente preventivabile.

Vari elementi entrano in gioco nel valutare le prospettive dell’andamento dell’economia in Africa nel 2024: la costante crescita demografica, l’impatto delle guerre (sia interne che esterne al continente), le conseguenze portate dalla pandemia, l’aumento del debito pubblico, condizioni meteorologiche avverse e una domanda commerciale molto variabile.

Nonostante il quadro sempre molto complesso rappresentato dal contesto africano, riportiamo delle analisi riguardanti l’andamento dell’economia in Africa nel 2024 presentando quattro aspetti principali:

1. Le maggiori economie in Africa nel 2024

Il Fondo Monetario Internazionale ha stilato una lista in cui presenta le prospettive di crescita per i Paesi più industrializzati dell’Africa.

Secondo le attuali stime il Sudafrica entro il 2027 diventerà la maggior economia del continente con un PIL del 373 miliardi di dollari.
L’Egitto, che fino al 2023 manteneva la prima posizione, ci si aspetta perda il suo primato, principalmente a causa della svalutazione della sua moneta.

La Nigeria, un tempo definita come la più grande economia africana, è destinata a perdere la sua corona e a scivolare verso il quarto posto per ragioni simili a quelle dell’Egitto.
Sia Nigeria che Egitto, infatti, hanno visto una flessione della loro crescita economica a causa dell’elevata inflazione e della forte svalutazione delle loro valute.
Nonostante la recente ripresa, la naira, la moneta nigeriana, rimane più debole del 50% rispetto al dollaro anche dopo i recenti cambiamenti al Governo.

L’Egitto, uno dei paesi emergenti più indebitati e il secondo maggiore mutuatario del FMI dopo l’Argentina, ha svalutato la propria valuta di oltre il 35% ed è dovuto ricorrere alla richiesta di ulteriori prestiti da parte del FMI.

Secondo il World Economic Outlook del FMI, il prodotto interno lordo della Nigeria, sulla base dei prezzi attuali, è stimato per quest’anno in 253 miliardi di dollari, dietro a quello dell’Algeria di 267 miliardi di dollari, a quello dell’Egitto di 348 miliardi di dollari e a quello del Sud Africa a 373 miliardi di dollari.

Questa la lista delle maggiori economie africane nel 2024 secondo il FMI.

PosizionePaesePIL (in miliardi di dollari)
1.Sudafrica 373$
2.Egitto347$
3.Algeria266$
4.Nigeria252$
5.Etiopia205$
6.Marocco152$
7.Kenya104$
8.Angola92$
9.Costa d’Avorio86$
10.Tanzania79$

2. I Paesi africani con il PIL pro capite più alto

Un PIL pro capite alto ha il pregio di favorire standard di vita più elevati.
È un indicatore statistico molto significativo che si ottiene dal rapporto tra il valore dell’intero PIL di un Paese per un dato periodo di tempo e il numero dei suoi abitanti.
Sono tanti gli elementi coinvolti che vedono un progressivo miglioramento di un Paese se il PIL pro capite cresce, con conseguenze positive che si riversano in tanti ambiti.

1. Maggiori possibilità finanziare
Per i Paesi africani questo significa un aumento generale delle possibilità economiche: i governi, quando dispongono di maggiori risorse finanziarie, possono così migliorare l’accesso ai servizi di base e promuovere il benessere generale investendo in infrastrutture, sanità e istruzione.

2. Servizi migliori
Altra conseguenza favorevole dell’avere a disposizione una maggiore quantità di denaro di riserva consente alle persone di potersi permettere servizi e commodity migliori, come assistenza sanitaria, istruzione e abitazioni.

3. Mobilità sociale
Un maggior circolo di liquidità ha il pregio di promuovere la mobilità sociale e di far progredire i servizi e i risultati positivi in ambito sanitario, settore fondamentale per il contesto africano.

4. Maggiori investimenti
Inoltre, avere un PIL pro capite elevato influisce su altri settori dell’economia, compresi gli investimenti in infrastrutture all’avanguardia, come le telecomunicazioni, l’elettricità e le reti di trasporto.

Con queste premesse, ecco quali sono i Paesi africani con il PIL pro capite più elevato nel 2024 (con riferimento alla decade 2022-12).

PosizionePaesePIL pro capite (in dollari)
1.Seychelles25.206$
2.Mauritius22.841$
3.Libia19.797$
4.Botswana15.519ì$
5.Guinea Equatoriale14.918$
6.Gabon13.940$
7.Sudafrica12.781$
8.Egitto12.180$
9.Algeria11.029$
10.Tunisia10.396$

3. I Paesi africani con le economie più emergenti, il Rapporto dell’Eca

economie emergenti Africa.

L’ECA, la Commissione economica per l’Africa, alla fine di marzo 2024 ha pubblicato un rapporto riguardo i recenti sviluppi economici e social in Africa.
Secondo le previsioni fornite dal rapporto ben 5 Paesi africani sono nella lista delle 10 economie più emergenti nel 2024.
I Paesi che più guideranno la crescita dell’economia africana per quest’anno saranno il Niger, il Senegal, la Costa d’Avorio, la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda.

A parlarne è stato Adama Elhiraka direttore delle Divisone Macroeconomia e Governance dell’ECA.
Secondo il direttore, l’Africa, già nel 2023 è stata la seconda regione al mondo per crescita economica, dopo il sud est asiatico e la tendenza positiva è destinata a continuare sia per il 2024 che per il 2025.

I 5 Paesi africani con la maggior crescita economica per il 2024

3.1 Considerazione del Rapporto dell’ECA sull’economia africana

Il Rapporto dell’Eca sottolinea come il continente dovrebbe passare da una crescita de 2,8% del 2023 ad una del 3,5% nel 2024 fino a raggiunger il 4,1% nel 2025.
La tendenza positiva sarà sostenuta principalmente dalle esportazioni nette, dai consumi privati e dagli investimenti lordi fissi.

Nel rapporto non si manca di sottolineare come la crescita economica dell’Africa resti soggetta a grande instabilità e complessivamente inferiore al grande potenziale.
Il tasso di crescita previsto per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e gli obiettivi posti dall’Agenda 2063 rimane al di sotto delle aspettative.

Per rimanere al passo con i piani di sviluppo necessari nei Paesi africani si rende necessario un importante cambiamento nelle politiche fiscali e monetarie nonché maggiori sforzi per affrontare l’inflazione, i problemi con il debito e gli equilibri finanziari sia interni che esterni.

“La regione si trova ad affrontare la minaccia di condizioni monetarie e fiscali più restrittive e di notevoli rischi per la sostenibilità del debito”, ha osservato Elhiraika, aggiungendo che le catastrofi climatiche in corso e gli eventi meteorologici estremi continueranno ad avere un impatto negativo sull’agricoltura e sul turismo, mentre l’instabilità geopolitica continuerà a colpire alcuni Paesi e alcune  sotto regioni del continente.

Il commercio in Africa continua ad affrontare difficoltà che si traducono in modesti ricavi delle esportazioni e con il commercio intra-africano che rimane relativamente basso.
Le esportazioni totali dell’Africa sono in gran parte portate dall’estrazione di materie prime, il che ha mantenuto l’Africa spesso intrappolata nei punti più bassi nelle catene di valore produttivo.

Anche le tendenze dello sviluppo sociale in Africa sono preoccupanti, con l’aumento della povertà, della disuguaglianza e della disoccupazione che rendono ancora più difficili le sfide che il continente deve affrontare per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

Il rapporto della Corte dei conti europea rileva che la capacità dei Paesi africani di affrontare efficacemente la povertà e la disuguaglianza è fortemente limitata dallo scarso effetto di riduzione della povertà portato dalla crescita economica.

Le principali raccomandazioni contenute nel rapporto includono:

  • Per rivitalizzare il commercio in Africa, è necessario ridurre i costi commerciali.
  • L’attuazione dell’AfCFTA (Trattato di libero Commercio Continentale Africano) vitale per stimolare il commercio, eliminare le barriere e promuovere altre strategie di liberalizzazione del commercio.
  • Per raggiungere gli SDG, è necessario mobilitare più risorse nazionali e introdurre meccanismi finanziari innovativi attraverso:
    • Il rafforzamento delle capacità interne, il rafforzamento delle istituzioni e la promozione delle riforme fiscali
    • Un utilizzo maggiore della tecnologia digitale;
    • L’’introduzione di una tassa per l’ambiente;
    • L’implementazione di meccanismi finanziari innovativi e di ristrutturazione finanziaria.

I Paesi africani dovrebbero attuare riforme strutturali per contribuire a rilanciare la crescita, rafforzare la resilienza e per migliorare l’efficacia delle politiche fiscali e monetarie volte a contenere l’inflazione.

I Paesi africani dovrebbero anche trarre vantaggio dagli attuali cambiamenti globali, compresa la transizione verso le energie rinnovabili e la rinnovata richiesta del mercato di minerali e materie prime di cui sono ricchi.

fonti
World Economic Outlook
FMI pro capita
tranding economics
Business Insider Africa
ECA report

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