Il 15 maggio si festeggia la Giornata Mondiale della Kangaroo Mother Care.
La Giornata celebra l’importanza della metodica Kangaroo e del contatto continuativo tra la madre e il bambino.
Si tratta di un metodo di cura dei bambini nati pretermine basato sul contatto pelle a pelle ininterrotto tra la madre (o talvolta il padre o un parente stretto) e il neonato di cui l’OMS, a partire dal 2003, ha raccomandato la pratica, specialmente nei Paesi a scarse risorse.
La nascita preterminea livello globale, è la causa principale delle morti infantili per i bambini sotto i cinque anni.

Allo stato attuale la riduzione delle mortalità infantile e delle conseguenze provocate dal basso peso alla nascita e della prematurità è stato possibile, nelle società più ricche, grazie ad un aumento generale della qualità di vita, ad un accesso libero alle cure neonatali e all’avanzamento tecnologico nelle cure perinatali.

Il discorso cambia nei Paesi a reddito medio o basso: nel mondo, almeno 20 milioni di bambini sono candidati ad essere curati con la cura Kangaroo, di questi, il 90% è nato in Paesi a risorse più limitate.

Ogni anno muoiono 4 milioni di bambini: metà di questi decessi è associato alla nascita pretermine e/o alle le complicazioni dovute al basso peso alla nascita.

L’importanza di cure alternative nei Paesi a scarse risorse

Nei Paesi a scarse risorse la maggioranza dei neonati prematuri presenta alla nascita serie complicazioni che richiedono un trattamento medico specifico. Dopo la nascita, il periodo di adattamento alla vita esterna al grembo richiede cure speciali affinchè il corpo dei bambini prematuri cresca e raggiunga progressivamente il peso stimato alla nascita.

Questa fase corrisponde ad un periodo molto critico per i neonati, che corrono il rischio di morire a causa di complicazioni secondarie prevedibili, attraverso interventi non invasivi che richiedono cure neonatali essenziali.  Alcune di queste complicazioni sono: l’ipotermia, infezioni contratte in ospedale, processo di nutrimento non ottimale, e condizioni generali di sovraffollamento o con scarsa igiene.

La cura di questi pazienti/bambini così fragili continua ad essere costosa: in molti contesti sono necessarie delle alternative economicamente meno impegnative.
Una di queste alternative è la Kangaroo Mother Care, un metodo  di cure dedicato ai neonati prematuri o di scarso peso alla nascita basato su tre elementi fondamentali:

  • La Posizione Kangaroo o il contatto diretto tra la madre e il bambino per tutte le 24 ore fino a che il bambino non si è stabilizzato
  • Allattamento esclusivo
  • Se possibile, dimissione anticipata dall’ospedale mantenendo la posizione Kangaroo con rigoroso follow up ambulatoriale per almeno il primo anno di vita del bambino

La Kangaroo Mother Care è un metodo di cura alternativo che consente l’uso più razionale possibile della risorse senza sacrificare la qualità del servizio medico e l’ottenimento di risultati positivi.
Se paragonato ad altri metodi più costosi, sofisticati e che richiedono tecniche tecnologicamente intensive, è un modello di cura ideale per i Paesi a risorse più basse.

La Kangaroo Mother Care costituisce un complemento alle cure neonatali, non un suo sostituto.

La metodica Kangaroo, storia e caratteristiche

La Kangaroo Mother Care KMC, è un metodo nato “ufficialmente” in Colombia negli anni ’70 per ovviare alla mancanza di incubatrici. Praticata in molti ospedali nel mondo, la KMC consiste nel collocare il bambino prematuro – anziché in una culla -, in posizione eretta in mezzo al seno della madre avvolto in un supporto (un grande nastro per capelli, un velo o un altro tipo di fascia che faccia da marsupio) attraverso un contatto pelle a pelle continuativo per tutte le 24 ore.

Nella cura risulta centrale il rapporto che si crea fra la mamma e il neonato.
Fondamentale è il contatto permanente pelle-a-pelle – skin-to-skin,  che consente un ottimale passaggio dalla vita fetale a quella extrauterina creando un forte legame e un attaccamento emotivo e co-regolativo.

Cura pelle a pelle - skin to skin.
Madre canguro

La madre, che può stancarsi e può essere sostituita per brevi periodi dal padre o da un parente molto stretto, viene adeguatamente motivata dagli operatori sanitari e progressivamente è portata ad avere fiducia in sé stessa e ad assumersi la responsabilità di prendersi cura del suo bambino.

I benefici della Kangaroo Mother Care

La Kangooroo Care permette un ritorno a casa più veloce e può anche essere praticata a casa con grandi benefici per mamma e bambino.

Da un punto di vista economico il metodo è vantaggioso perché riduce i tempi di ricovero e, soprattutto, evita l’uso di apparecchiature, quali incubatrici, spesso costose e non adatte  all’uso relativamente  alla predisposizione o preparazione tecnica e gestionale del personale della maggior parte degli ospedali nei Paesi con risorse limitate.

Ad oggi è riconosciuta dall’OMS e dalle società scientifiche internazionali come metodo efficace dal punto di vista medico ed è considerata almeno equivalente alle terapie convenzionali per la cura dei neonati prematuri o di basso peso alla nascita.

I principali obiettivi della metodica Kangaroo Mother Care 

  • Umanizzare l’ospedalizzazione e la cura ambulatoriale dei bambini nati pretermine
  • Consentire un forte e veloce legame, subito dopo la nascita, tra il bambino e i genitori
  • Responsabilizzare la madre che gradualmente diviene la prima fonte di cura del suo bambino soddisfacendo i suoi bisogni sia fisici che emotivi
  • Rilevare in modo tempestivo le variazioni nello sviluppo neuromotorio e psicomotorio prevenendo la comparsa di conseguenze dovute dal basso peso alla nascita
  • Fornire attenzioni speciali, orientate alla sopravvivenza, attraverso la qualità e la preservazione di un adeguato sviluppo cerebrale del bambino
  • Migliorare le aspettative di vita e consentire un adeguato sviluppo fisico, neurologico e psicosociale dei bambini
  • Essere una cura alternativa adeguata quando le capacità tecnologiche disponibili sono limitate, attraverso un uso razionale delle risorse umane e dei mezzi a disposizione
  • Promuovere e proteggere il più possibile l’allattamento
  • Dare più coscienza ed educare la madre e il padre nella cura del loro bambino di cui diventano i principali responsabili per la sua crescita e la sua salute. Gradualmente le conoscenze principali e la consapevolezza su bisogni fisici ed emotivi del bambino vengono trasferite sui genitori che imparano a prendersi cure del neonato con più autonomia e cognizione
  • Contribuire alla diminuzione dell’abbandono e abuso dei figli appena nati

Quello che facciamo noi

A partire dal 2019 abbiamo inaugurato nell’Ospedale di Ngozi un reparto di Kangaroo Mother Care che sta diventando un punto di riferimento a livello nazionale per la diffusine della metodica Kangaroo.

Riceviamo spesso medici, visitatori e stagisti presso la nostra struttura che desiderano conoscere meglio ed imparare da vicino i metodi utilizzati durante la cura.

Mamma in KMC.
Mom in kangaroo care.
Cura del canguro.
Posizione mamma canguro.

Nell’ospedale di Ngozi pratichiamo il metodo KMC da diversi anni in neonatologia. Il servizio di accoglienza che abbiamo inaugurato comprende una struttura per le mamme e neonati, con una sezione canguro di dieci unità madre-bambino dove vengono ricevuti i neonati prematuri e dove il metodo kangaroo viene messo in pratica continuativamente prima dell’uscit

Il servizio KMC si aggiunge e completa il centro di Neonatologia composta da 30 unità madre-bambino composto da 8 unità madre-bambino di terapia subintensiva (per saperne di più).

Stiamo portando avanti, anche grazie all’aiuto dei nostri partner, un importante progetto che mira a diffondere il metodo di cura KMC del neonato prematuro e piccolo peso nei centri di nascita ospedalieri in provincia di Ngozi come parte di un continuum di cure che inizia alla nascita, continua per l’intero periodo di ricovero e prosegue anche quando il bambino è tornato in famiglia fino a quando non ha raggiuntole le 40 settimane di corretta età gestazionale o un peso di 2500 g.

L’intervento vede come attori principali la madre e il neonato e non prevede l’utilizzo di particolari strumenti o dispositivi.
Ciò che maggiormente è necessario è un cambio di mentalità da parte del personale medico nell’approccio a questo metodo di cura.

Le strutture Kangaroo devono basarsi su una organizzazione del lavoro centrata sui bisogni del paziente, nel nostro caso rappresentato da madre e figlio e, più in generale, dalla famiglia.

Il progetto è iniziato nel 2022 e prevede di realizzarsi nell’arco di due anni.
Chi volesse saperne di più o contribuire può visitare questa pagina o contattarci.

Il nostro intento è di diffondere il più possibile, anche nelle province più vicine a Ngozi, la crescita di reparti in cui attuare la cura Kangaroo.

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