Intervento di ristrutturazione dell’area esterna  del dipartimento materno infantile  dell’Ospedale di Ngozi volto a migliorare l’accoglienza della madre e dei famigliari dei bambini ricoverati.

La nostra Associazione, in collaborazione con la Chiesi Foundation, sta realizzando un progetto a sostegno delle madri e dei bambini ricoverati presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale di Ngozi, in Burundi.
L’iniziativa non si limita agli aspetti strettamente medico-assistenziali, ma abbraccia anche le dimensioni sociali, culturali ed emotive, tenendo in particolare considerazione gli effetti che la malattia e il ricovero possono avere sullo sviluppo neuropsichico ed emozionale del bambino.

Tra i principi che guidano il progetto vi è la consapevolezza che il bambino ospedalizzato ha bisogno di un ambiente accogliente, protetto e stimolante, nel quale sia garantita la presenza continua della madre o di una figura di riferimento e il contatto con la famiglia, elementi fondamentali per il suo benessere emotivo.

Principi ispiratori del progetto

Il progetto si fonda su alcuni assi portanti:

  • Qualità dell’assistenza sanitaria: miglioramento delle condizioni igieniche personali e ambientali, a favore di un’assistenza dignitosa e sicura.
  • Valorizzazione del contesto culturale locale: rispetto delle consuetudini che vedono la famiglia parte attiva nell’assistenza al malato (preparazione dei pasti, igiene personale, presenza al letto), e considerazione dell’abitudine a svolgere le attività quotidiane e sociali all’aperto.
  • Risposta ai bisogni psicoaffettivi del bambino: attenzione alla presenza costante della madre (o di un sostituto), fondamentale per la sua stabilità emotiva e che varia in base alla fascia d’età (neonato, lattante, bambino).
  • Adeguatezza dell’ambiente ospedaliero: progettazione di spazi adeguati dal punto di vista:
    • strutturale (dimensionamento degli spazi, strutture dedicate);
    • emotivo (ambienti decorati con disegni e immagini rassicuranti);
    • ludico (spazi per il gioco e la socializzazione all’aperto);
    • sociale (aree dedicate a attività espressive, di relazione e sostegno – come canto, rappresentazioni, educazione, e ambienti riservati alle mamme che praticano il metodo “kangaroo care”).

immagini relative a parte del progetto complessivo


Interventi in corso

Sulla base di questi presupposti, il progetto prevede un importante intervento di riqualificazione e igienizzazione degli spazi esterni del Dipartimento Materno Infantile, attualmente in stato di forte degrado, trasformandoli in spazi accoglienti e funzionali per caregiver, madri in assistenza, famiglie in visita e attività di socializzazione.

Azioni previste:

  • Sistemazione dei due cortili interni: riconversione in zone d’incontro e ristoro familiare, attraverso la:
    • posa di prati con percorsi pedonali protetti,
    • piantumazione di alberi per creare zone d’ombra,
    • costruzione di piccole capanne aperte (paillottes), come spazi dedicati al ricongiungimento familiare.
  • Costruzione di un’area servizi a disposizione delle madri e dei familiari che prestano assistenza, con:
    • servizi igienici (toilette e docce),
    • spazi per la preparazione dei pasti (fuochi da cucina),
    • lavatoi e stenditoi per l’igiene degli indumenti,
    • postazioni per la raccolta differenziata dei rifiuti.
  • Rifacimento del terreno tra le strutture con prato, vialetti, panchine, piantumazioni.
  • Interventi per la regimazione delle acque piovane, per garantire il deflusso e migliorare le condizioni igieniche e funzionali degli spazi esterni.

Interventi aggiuntivi:

  • Allestimento di un giardino riservato alle mamme in “kangaroo care” (KMC), in cui possano accogliere in serenità familiari e visitatori.
  • Decorazione delle pareti esterne dell’area riqualificata con disegni e rappresentazioni pensati per creare un ambiente più sereno, familiare e rassicurante.


Il progetto, attualmente in corso, ha già posto solide basi per migliorare in modo concreto e integrato le condizioni di cura nel reparto materno-infantile, unendo interventi strutturali a un’attenzione profonda per il contesto culturale locale e il benessere psico-sociale dei bambini e delle loro famiglie.


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